L'Inter lo nota alla SPAL e lo porta nelle proprie giovanili prima di girarlo in prestito al Genoa, al Lecce e al Bari.
Torna alla base e con i nerazzurri esordisce in serie A collezionando 19 presenze.
Successivamente passa al Parma dove esplode definitivamente conquistando anche la Nazionale maggiore.
Nell'Agosto 2004 la Roma lo preleva dai ducali ma l'impatto con la realtà giallorossa è devastante: la Roma sta per vivere la sua peggior stagione degli ultimi anni, in piena crisi economica, tecnica e dirigenziale.
Nonostante il cambio di ben 4 allenatori durante la stessa stagione, e nonostante Ferrari rimanga un titolare pressocché inamovibile, finisce quasi sempre sul banco degli imputati e i tifosi non gli perdonano nulla, fischiandolo ogni volta che tocca palla.
La situazione è insostenibile, e la Roma decide di mandarlo in prestito all'Everton sperando che ritrovi il filo perduto.
Torna alla base e in molti sperano che con la cura Spalletti, così come già successo per Perrotta, possa tornare il forte difensore di un tempo.
Ma ormai sono in pochi a credere in lui e nonostante Spalletti ci provi in tutti i modi, il Ferrari di Parma è ormai un lontano parente di questo.
Colleziona diverse presenze nelle ultime due stagioni in giallorosso, ma ormai per lui a Roma non c'è più spazio.