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FRANCESCO CARPENETTI
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Francesco Carpenetti 1968/1969

62/63
63/64
64/65
Francesco Carpenetti 1962/1963 Francesco Carpenetti 1963/1964 Francesco Carpenetti 1964/1965
65/66
66/67
67/68
Francesco Carpenetti 1965/1966 Francesco Carpenetti 1966/1967 Francesco Carpenetti 1967/1968
Orsera (TS), 04 - 10 - 1942
Esordio in serie A: 01 Marzo 1964, Roma-Juventus 1-2

Vincitore della Coppa Italia 1964 - 1969

STAGIONE
SQUADRA
SERIE
PRESENZE
GOL
1961-1962
ROMA
A
-
-
1962-1963
ROMA
A
-
-
1963-1964
ROMA
A
2
-
1964-1965
ROMA
A
9
-
1965-1966
ROMA
A
32
-
1966-1967
ROMA
A
29
1
1967-1968
ROMA
A
29
1
1968-1969
ROMA
A
26
1
1969-1970
Novembre 1969
ROMA
A
-
-
FIORENTINA
A
6
-



STAGIONE
DATA
COMPETIZIONE
PARTITA
GOL
1966-1967
22 Gennaio 1967
Campionato
17 Giornata
Fiorentina - Roma 2-2
1-1
07 Giugno 1967
Amichevole
Roma - Barcelona 2-1
1-1
1967-1968
03 Dicembre 1967
Campionato
10 Giornata
Roma - Cagliari 2-3 1-1
1968-1969
12 Gennaio 1969
Campionato
13 Giornata
Roma - Palermo 2-1
2-1
07 Maggio 1969
Amichevole
Tevere Roma - Roma 0-5
0-2



BIOGRAFIA

Discreto difensore degli anni '60, riesce a ritagliarsi uno spazio abbastanza importante nella non esaltante Roma che tra la metà e la fine di quel decennio si trova a dover pagare il conto per le follie finanziarie di Marini Dettina, rinunciando praticamente ad ogni ambizione per gli anni a venire.
Stopper dotatissimo fisicamente (la sua stazza ragguardevole lo aiuta non poco nel disbrigo del traffico in area di rigore), Carpenetti è cresciuto nel vivaio della Triestina, prima di essere acquistato dalla Roma.
Con i giallorossi conquista lo scudetto Juniores Professionisti insieme ad Imperi, De Sisti e Mujesan.
La sua prima apparizione con la maglia dei "grandi" arriva il 9 Novembre 1961 in un'amichevole all'Olimpico contro l'OFK Beograd, sostituito nel secondo tempo da Scaratti.
Con la maglia giallorossa, dopo il logico apprendistato passato alle spalle di giocatori più noti di lui e che nei primi anni riducono notevolmente le sue possibilità di impiego, riesce a dar luogo ad un rendimento estremamente continuo, segnalandosi come difensore freddo ed affidabile, capace non solo di fermare il gioco avversario, ma anche di poggiare il pallone in maniera appropriata ai propri centrocampisti. Non è un fuoriclasse, ma la sua parte riesce sempre a farla.
Sia con Pugliese che con Herrera, si conquista la maglia da titolare e ripaga ampiamente la fiducia, con un rendimento medio sempre accettabile, cosa non disprezzabile in un momento in cui le risorse economiche non sono proprio ampie e sbagliare un acquisto può diventare un dramma.
Dopo sette anni passati a Roma, l'esplosione dei vari Spinosi, Bet e Santarini, che dovrebbero assicurare un futuro più agiato (purtroppo non sarà così) restringe fortemente il suo spazio e la società decide di cederlo.