In prima pagina:
La Roma sbanca Bergamo: decisiva la punizione del serbo.
GOLAROV. I giallorossi conquistano tre punti importantissimi sul campo dell'Atalanta senza brillare. Di Francesco: "Per ora va bene così, sapremo migliorare". Intanto Monchi accelera per Schick: è lui l'obiettivo numero uno.

II pagina:
Una furba puinizione del serbo vale tre punti pesantissimi al debutto. Nel finale l'Atalanta mette in difficoltà i giallorossi che però resistono.
IL TOCCASANA È KOLAROV. La Roma non ha ancora assimiliato schemi e idee di Di Francesco.
Brividi per un palo di Ilicic. In attacco non si tira mai.

III pagina:
L'allenatore della Roma si prende il buono della serata: "La vittoria è sporca ma fondamentale"
"PER ORA MI VA BENE COSÌ". Di Francesco: Il gioco migliorerà.
"Ci siamo difesi senza disunirci. Nainggolan bravissimo".

V pagina:
CONTRO JUAN JESUS NON SI PASSA. MANOLAS IMPRECISO MA FA MURO. Piace Bruno Peres, Defrel è ancora un corpo estraneo per la squadra.

VII pagina:
Il risolutore della partita racconta la punizione rasoterra che ha beffato l'Atalanta: "Calciando in questo modo il portiere non vede partire il pallone, così ci ho provato".
"L'AVEVO STUDIATA". KOLAROV: IO LO SAPEVO, LA BARRIERA SALTA... "La sofferenza era prevedibile, dobbiamo crescere nel gioco. Adesso spero che arrivi qualche altro giocatore di qualità".
"Per me è tutto più facile qui. Conosco l'Italia..."
"La vittoria è meritata. L'atalanta è un cliente scomodo".

VIII pagina:
La Roma si ritrova con un problema difensivo in vista della grande sfida di sabato all'ex tecnico Spalletti.
L'ALLARME: BRUNO PERES STA MALE, CHI GIOCA CON L'INTER? Problemi muscolari per il brasiliano che aveva annullato Papu Gomez.
Resta sol un terzino destro: Nura, oppure tocca a Manolas.

IX pagina:
A Bergamo la Roma si presentava con una novità speciale: l'ex capitano all'esordio ufficiale come manager.
TOTTI: DALLA TRIBUNA È STATA TOSTA. Ha vissuto la prima partita con giacca e cravatta, tra i tanti selfie e i colloqui con gli altri dirigenti.
Alla fine grande gioia per la vittoria: "Ma c'è stato da soffrire".