Torino-Roma: peccato quell'unica disattenzione.

Poteva e doveva essere la partita del rilancio giallorosso e della partenza alla rincorsa verso il quarto posto.
A sorpresa Mourinho schiera il tridente formato da Lukaku, Dybala e El Shaarawy per mettere sotto pressione la difesa granata, ma il campo veramente in pessime condizioni rende difficile ogni tipo di giocata.
Si preferisce così più spesso il lancio lungo a scavalcare il centrocampo alla ricerca di Lukaku che però in molte occasioni viene anticipato dal suo marcatore diretto, ma quando riesce a liberarsi l'attaccante belga crea non pochi grattacapi al reparto difensivo del Torino.
La partita scorre via tra duelli difensivi da una parte e dall'altra e tra cambi gioco che però portano a poche concrete occasioni da rete.
Nel secondo tempo la più clamorosa capita sui piedi di Cristante, che su un cross di Spinazzola tocca quel tanto che basta il pallone per spingerlo in rete, ma il grido del gol si ferma sul palo, l'ennesimo colpito dalla Roma anche in questo avvio di stagione.
Poco dopo, però, arriva comunque il gol giallorosso, e arriva proprio grazie ad una giocata di Lukaku che in area si libera di Buongiorno e scarica in porta quello che poteva essere il colpo da tre punti.
E invece il solito destino beffardo vuole che la Roma venga riacciuffata proprio da quell'altro attaccante tanto inseguito durante l'estate ma svanito per far poi posto a Lukaku, quel Duvan Zapata che con la maglia dell'Atalanta in più occasioni ha segnato alla Roma e che in questa stagione ha deciso di sbloccarsi proprio contro i giallorossi.
Peccato, perché con il clamoroso scivolone della Juve sarebbe stato di non poca importanza avvicinarsi ai bianconeri e accorciare la classifica verso l'alto.
Bisognerà attendere la prossima occasione...
Nella foto sopra, Lukaku in azione solitaria sulla fascia contro il Torino, dopo aver lasciato indietro in velocità Tameze, in un raro momento in cui il suo marcatore, Buongiorno, non gli era attaccato alle costole. Nella seconda occasione che ciò è successo, Big Rom ha portato in vantaggio i giallorossi.
Roma-Empoli 7-0: Inizia il campionato della Roma.

Avversario molle, che sta già per esonerare il primo allenatore della Serie A, con dei nomi semisconosciuti in rosa e che farà estrema difficoltà a salvarsi.
In più, avversario che già al primo minuto di gioco regala un clamoroso rigore alla squadra di Mourinho che si ritrova, così, la strada spianta verso la vittoria.
Strada spianata ed estremamente larga, visto il risultato finale.
Ma la Roma vista contro l'Empoli fa impressione soprattutto se si prendono i singoli giocatori giallorossi e si vanno ada analizzare nell'insieme della squadra: NDicka sembra essere un valido centrale da affiancare ai già presenti titolari, Paredes insieme a Cristante (fondamentale) non dovrebbero far fatica a far dimenticare la partenza di Matic, con l'innesto poi di Aouar e di Renato Sanches (anche lui in gol contro i toscani) il centrocampo giallorosso appare finalmente completo.
Kristensen ha finalmente trovato il giusto approccio al campionato italiano e lì davanti... la coppia Dybala-Lukaku non ha bisogno di presentazioni e già leggere la formazione della Roma con quei due lì davanti fa tremare le gambe a tutti.
L'unica incognita, non da poco, è la tenuta fisica di alcuni di quelli menzionati: Dybala su tutti, ma anche Renato Sanches e Aouar. Per non parlare dell'importante recupero fisico e mentale di Smalling, su cui Mourinho conta ancora di costruire la difesa giallorossa.
La rosa, però, quest'anno appare più ampia e di qualità, due richieste esplicite di Mourinho fin dal suo insediamento sulla panchina della Roma.
L'Empoli come detto era poca cosa: ma dopo un avvio in sordina e con qualche balbettio, la Roma ha finalmente iniziato il suo campionato.
Le altre squadre, tutte, sono state avvisate.
Nella foto sopra, la tipica esultanza di Romelu Lukaku dopo aver realizzato il suo primo gol in maglia giallorossa e portato il risultato della gara sul 6-0.
Roma-Salernitana 2-2: Roma incompleta, risultato a metà.

Riparte il campionato, riparte la Roma con qualche dubbio e le solite, enormi aspettative.
La squadra di Mourinho è ancora in costruzione, soprattutto per quanto riguarda il reparto offensivo: in difesa qualcosa è cambiato, a centrocampo, il reparto che più ne aveva bisogno, in molti sono arrivati a dare qualità e sostanza, ma Paredes e Renato Sanches non hanno ancora avuto modo neanche di allenarsi con i compagni, ma è soprattutto in attacco che manca più di qualcosa.
L'infortunio di Abraham al termine della passata stagione ha scombussolato non poco i piani di mercato della Roma, e le difficoltà di reperire un attaccante dal gol facile a buon prezzo non è cosa semplice.
Morata è stato poco più di un sogno di mezza estate, Marcos Leonardo la solita telenovela sudamericana che è andata troppo per le lunghe, Zapata pare essere il giusto compromesso.
Nel frattempo, si è svegliato il Gallo Belotti dimostrando che in fondo si potrà contare forte anche su di lui quest'anno: la doppietta contro la Salernitana ha suggellato la sua solita partita fatta di tutto cuore e corsa e ha scacciato via le brutte giornate dell'anno scorso.
Peccato per la doppietta di Candreva che ha rovinato l'esordio della Roma, che doveva essere ben diverso nei piani di Mourinho e nella testa dei tifosi: qualche spunto interessante c'è stato, soprattutto quando sono entrati in campo i nuovissimi acquisti che hanno aiutato l'ottimo Aouar a centrocampo.
Con il rientro di Dybala e Pellegrini, oltre che il definitivo ingaggio del bomber da 20 gol, oltre che al ritrovato Belotti, quest'anno, probabilmente, ci sarà spazio anche per divertirsi un po'...
Nella foto sopra, Belotti aggira in velocità Gyomber e si appresta a segnare il primo gol della sua doppietta. Finalmente il Gallo si è sbloccato in campionato dopo una inter stagione a secco in Serie A.
Roma-Spezia 2-1: sarà ancora Europa League.

Ancora un bagno d'amore per la Roma da parte dei suo tifosi: l'ennesimo tutto esaurito allo stadio Olimpico nonostante riecheggi ancora nelle orecchie le lacrime di dispiacere dopo la sconfitta nella Finale di Europa League di pochi giorni fa.
Ma il popolo giallorosso ha capito che la squadra ha dato tutto e ha lottato fino alla fine, e quindi ha tributato alla squadra il giusto ringraziamento per una stagione che poteva sicuramente andare meglio, ma ha ugualmente regalato emozioni per certi versi indescrivibili.
Mancava l'ultimo tassello, l'ultima vittoria per arrivare ad avere la certezza di poter riprovare a vincere l'Europa League il prossimo anno, e la partenza della gara non lasciava presagire nulla di buono: lo Spezia costretto a vincere a fare punti per evitare di retrocedere passa in maniera estremamente fortunosa in vantaggio e molte nubi si addensano sullo stadio.
Ma anche la Roma ha estremo bisogno di vincere, e gli avversari sono veramente poca cosa: arriva prima dell'intervallo il pareggio di Zalewski, altrettando fortunoso, e proprio allo scadere dei 90 minuti regolamentari il gol vittoria dell'uomo simbolo della stagione, quel Paulo Dybala che aveva segnato anche il gol del vantaggio nella Finale europea, prima di arrendersi alla fatica e alla fine lasciarsi andare in un pianto disperato.
Tra i due gol, una direzione arbitrale da parte di Maresca sulla falsa riga dell'intera stagione, con un doppio fallo da rigore su Pellegrini e Dybala lasciato colpevolmente correre dalla terna arbitrale in campo e non visto minimamente dal Var e soprattutto il brutto, bruttissimo infortunio occorso a Tammy Abraham: lesione del crociato anteriore del ginocchio e prossima stagione compromessa prima ancora di iniziarla...
Nella foto sopra, la Dybala mask mostrata dall'attaccante argentino sotto la Curva Sud dopo il gol vittoria dello stesso Dybala che regala il sesto posto definitivo alla Roma e la possibilità di partecipare alla prossima Europa League.