Uno dei tanti prodotti del fertile vivaio veneto.
Formatosi nel Portogruaro, si afferma nelle fila del Vicenza come terzino di grande affidabilità e, in considerazione della giovane età, dai grandi margini di miglioramento. La Fiorentina lo acquista nell'estate del 1950 e in breve diventa titolare inamovibile.
Proprio la sua prima stagione fiorentina, è forse la migliore della sua carriera.
Negli anni successivi, pur rimanendo comunque a discreti livelli di rendimento, non riuscirà più a ripetere le prove di quella stagione, cosicché, quando Sacerdoti bussa alla porta della dirigenza viola, questa aderisce volentieri alle proposte del presidente giallorosso, lasciando partire Venturi per la capitale, anche perché ha già pronte alternative di grandissimo valore.
A Roma disputa una stagione non proprio esaltante: terzino grintoso e abbastanza dotato dal punto di vista tecnico, non riesce mai a soddisfare del tutto pubblico e critica, tanto che alla fine della stagione, la Roma lo cede alla Pro Patria, ove conferma di essere ormai entrato nella fase discendente della carriera.