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ROBERTO LUIS TROTTA ISSACY
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Roberto Luis Trotta 1996/1997 Piguè (Argentina), 28 - 01 - 1969
Esordio in serie A: 07 Settembre 1996, Roma-Piacenza 3-1
Nazionale Argentina: 3 presenze

Campione di Argentina (Clausura) 1993 - 1995
Vincitore della Coppa Libertadores 1994
Vincitore della Coppa Intercontinentale 1994

STAGIONE
SQUADRA
SERIE
PRESENZE
GOL
1986-1987
ESTUDIANTES (ARG)
A
-
-
1987-1988
ESTUDIANTES (ARG)
A
18
-
1988-1989
ESTUDIANTES (ARG)
A
32
3
1989-1990
ESTUDIANTES (ARG)
A
36
7
1990-1991
ESTUDIANTES (ARG)
A
31
5
1991-1992
Marzo 1992
ESTUDIANTES (ARG)
VELEZ SARSFIELD (ARG)
A
18
4
A
19
2
1992-1993
VELEZ SARSFIELD (ARG)
A
37
6
1993-1994
VELEZ SARSFIELD (ARG)
A
23
4
1994-1995
VELEZ SARSFIELD (ARG)
A
24
5
1995-1996
VELEZ SARSFIELD (ARG)
A
25
19
1996-1997
Novembre 1996
ROMA
VELEZ SARSFIELD
A
6
-
A
-
-



BIOGRAFIA

Roberto Trotta era in Argentina un difensore forte e autoritario, bravo e dal gol facile e di conseguenza ambito dai maggior club europei, niente di strano.
Una colonna del Velez Sarsfield, club di Buenos Aires allenato da Carlos Bianchi, che sconfisse il Milan di Fabio Capello nella finale di Coppa Intercontinentale del 1994, non roba da poco insomma. Proprio quel successo convince Franco Sensi, presidente della Roma, ad affidare al tecnico argentino la guida dei giallorossi tra l'entusiasmo dei tifosi che lo acclamano subito come un nuovo messia, come l'uomo che porterà nella Capitale i trofei tanto attesi da anni.
Prima mossa del nuovo allenatore è quella di chiedere di acquistare il suo fedele scudiero: proprio quel Roberto Trotta al quale vuole affidare il compito di dirigere la difesa, per costruire la nuova Roma attorno a lui. Sensi lo accontenta cacciando quattordici miliardi di lire, un'operazione costosa, ma la garanzia del tecnico, secondo il quale con quell'acquisto la squadra avrebbe fatto un salto di qualità, basta a convincere il presidente.
Quell'allenatore è considerato un vincente, tutti si fidano di quanto dice, ma le cose non vanno come ci si aspetta, purtroppo per Sensi saranno altri soldi buttati.
Alla prima uscita in Coppa Italia la Roma subisce tre gol dal Cesena e viene eliminata, a finire sul banco degli imputati è Trotta, l'unica novità rispetto alla stagione precedente, protagonista di una gara a dir poco oscena: lento, imballato e fuori dalla manovra in una difesa totalmente allo sbando.
Un Bianchi tranquillo, almeno all’apparenza, l'indomani sostiene che la difesa non è un problema, i gol subiti sono casuali, Trotta secondo lui ha solo bisogno di ambientarsi e continua a garantire sulle sue qualità nonostante la brutta figura.
Purtroppo di partita in partita l'allenatore argentino deve ricredersi e quello che lui aveva portato in Italia per essere il suo uomo di fiducia, il perno della sua difesa, si rivela sempre più un flop, è evidente che come molti dei suoi predecessori arrivati in pompa magna, abbia tradito tutte le aspettative.
Prevedibile, privo di iniziativa, apatico, con il passare della stagione peggiora ulteriormente, fino a quando un infortunio al menisco lo ferma: è la sua salvezza.
Tornato in Argentina per farsi operare si ristabilisce, torna in Italia a gennaio, ma gioca in tutto sei partite, Bianchi ad Aprile viene esonerato su pressione dei giocatori che non lo sopportano più, così Trotta torna in patria la stagione seguente.