Discreta mezzala degli anni eroici del nostro calcio, Dalle Vedove ha con la Roma la possibilità di trovare la grande affermazione, senza però riuscire a coglierla.
Formatosi e messosi in luce nella Cremonese, come interno dotato di buona tecnica e capacità di impostare e chiudere l'azione offensiva, discreto tiro che gli permette di raggranellare qualche rete di pregevole fattura, nell'estate del 1929 viene acquistato dalla società giallorossa, dopo un buon torneo nella massima serie disputato con la squadra della sua città che sembra il preludio alla definitiva affermazione nel calcio che conta.
Viene schierato nella partita iniziale del campionato ad Alessandria, ma delude gravemente tanto da essere sostituito, proprio contro la sua Cremonese, da Ossoinach, autore di una doppietta.
Purtroppo per lui, da quel momento finisce ai margini della squadra, venendo richiamato raramente e senza mai dare particolari segni di risveglio in quelle occasioni, dimostrando una debolezza caratteriale evidente. È del tutto evidente che la sua dimensione tecnica non è quella della grande squadra e la dirigenza prende presto atto di ciò.
Alla fine dell'anno riprende malinconicamente la strada di casa, trovando la sua reale dimensione nelle serie inferiori.