Inizia la carriera in Brasile e con il San Paolo primeggia nel 2005 nel Campionato Paulista.
Sempre in quello stesso anno conquista sia la Confederations Cup con il Brasile, sia la Coppa Libertadores che la Coppa Intercontinentale con il San Paolo.
A questo punto è più che normale che i maggiori club europei facciano a gara per accaparrarsi il giocatore.
La spunta il Real Madrid dopo una lunga e difficile trattativa.
Ad un anno dal suo arrivo in Spagna, subisce un gravissimo infortunio al ginocchio che gli comporta la rottura dei legamenti. Torna a giocare nel finale di stagione.
Ad Agosto 2007 passa alla Roma e con le sue buone prestazioni riesce a ritagliarsi spazi sempre più importanti nell'arco della stagione e nel 2008 vince la Coppa Italia.
Nella stagione successiva, a metà anno, subisce di nuovo un grave infortunio ai legamenti che lo costringono a restare lontano dai campi di gioco per più di sei mesi. Al rientro, complice anche il cambio di conduzione tecnica in panchina, non trova più lo spazio di prima e comincia ad immalinconirsi.
A Febbraio 2009 la Roma decide di mandarlo in prestito in Brasile, sperando di avere al rientro il giocatore che aveva acquistato pochi anni prima.
Ma ormai il Cicinho ammirato nei sui primi anni in Europa è un lontano parente di questo che torna dal Brasile.
La Roma cerca in ogni modo di piazzarlo in qualche squadra italiana o estera, ma nessuno più vuole scommetere su di lui.
Nella sua ultima annata alla Roma, racimola solo 2 presenze e durante questo periodo, allenandosi durante la settimana ma con la consapevolezza di non scendere in campo la domenica per la partita, comincia a dedicarsi all'alcool e a fumare, come da lui stesso ammesso.