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Roma-Genova: 2-0
Roma
ha conseguito ieri la più brillante prestazione dall'inizio del
campionato battendo col classico punteggio di 2-0 lo squadrone del
Genova. La vittoria segna un deciso passo innanzi della squadra
dell'Urbe che dolorosi vuoti e crisi interne ormai superate avevano
relegato in un posto assolutamente inferiore alle sue possibilità ed al
suo intrinseco valore.
Il Genova ha compiuto una prova più che onorevole: sceso al gran
completo deciso a tentare il tutto per tutto, si è visto distanziare di
un gol dopo 11 minuti di giuoco. Lungi dal cedere, i rosso-bleu hanno
lottato con rinnovato vigore e con la proverbiale tenacia; Ballante ha
avuto per tutto il primo tempo un difficile lavoro in cui si è sbrigato
con magnifica sicurezza.
I rosso-bleu non sembrano aver raggiunto il perfetto affiatamento tra
il trio di centro composto di ottimi palleggiatori e discreti tiratori;
Bodini è manifestamente spaesato all'ala; Levratto, zoppicante per uno
scontro, rese assai meno del solito. La mediana genovese ha fatto una
partita splendente di combattività e di tenacia; sugli scudi il sempre
giovane Barbieri che si adoprò per immobilizzare Chini riuscendo in
buona parte nell'intento. Moruzzi e Lombardo, eccellenti colpitori,
fronteggiavano bravamente le scapigliate scorrerie dei romani alle
quali il ritorno di Fasanelli diede notevole chiarezza e pericolosità
di azione, mentre Volk fu spesso tardo e impreciso e Ossoinach lungi
dalla migliore forma. Benatti ha messo al suo attivo un bel goal e
molte brillanti fughe.
Ferraris, in deciso miglioramento, chiuse nettamente Casanova e
Levratto. Il trio estremo romano ha fatto una delle sue migliori
partite.
I rosso-bleu non hanno rimorsi sulla coscienza. Hanno combattuto con
energia prodigandosi fino all'ultimo minuto dell'accanita contesa. La
fortuna non li ha troppo assistiti. Levratto, la molla più robusta
dell'attacco, ha giuocato un solo tempo. Una contusione al ginocchio lo
ha paralizzato alla ripresa proprio quando la sua squadra si lanciava a
tutta andatura per recuperare lo svantaggio. Senza Levratto la tecnica,
elegante, finissima, del trio centrale genovese è andata in frantumi
sulla barriera dei difensori romani.
Il primo goal poteva essere evitato da un intervento deciso di Moruzzi.
In compenso il trio estremo ha salvato situazioni disperate e al finale
della partita ha retto da solo l'impatto vigoroso di una Roma
galvanizzata dalla vittoria. I mediani invece hanno avuto una
progressiva diminuzione di rendimento. La linea che nel primo tempo si
era imposta per volontà di lotta e per autentiche virtù organizzative,
è caduta di colpo dopo il secondo goal.
Nelle prime fasi di giuoco il Genova impone un giuoco velocissimo. Il
Roma non si lascia sorprendere e mantiene nelle sue file ordine e
chiarezza di idee. Il predominio offensivo dei rosso-bleu si accentua
man mano che il giuoco prosegue. Un fallo di Bernardini al 7° permette
ad Albertoni di lanciare Levratto. Il centro del vadese è un
capolavoro. Notti saetta in rete ma Ballante con una parata superba
dimostra la sua buona forma.
Un'azione da sinistra per poco non raggiunge il bersaglio quando ecco
improvviso il primo goal romano. Su di una rovesciata del fronte di
operazione Chini ha il pallone e allunga in profondità un gran
traversone a Benatti. La piccola ala destra fugge veloce vanamente
inseguita da Parodi. De Prà esce indeciso dalla porta mentre Moruzzi
tarda nell'intervento sbagliando l'entrata. Benatti (11°) senza esitare
saetta il pallone nell'angolo sinistro della rete. Il Genova tenta ora
una energica reazione ma trova un Roma ancora più saldo nella sua
difesa. Tuttavia Levratto riesce a tirare un bolide che Ballante
abbranca in ferrea presa. Sul rinvio i giallo-rossi organizzano una
discesa che culmina in una bella rovesciata di Volk. Di fronte
all'autorità dei giuocatori romani il Genova perde lo slancio. Le
azioni di attacco vengono meglio studiate, ma rallentano in velocità.
Banchero al 20° e al 26° costringe Ballante ad intervenire. Un allungo
di Levratto trova pronti Notti e Casanova ma ancora il portiere
giallo-rosso salva con un tuffo miracoloso.
Per una decina di minuti l'offensiva rosso-bleu si dibatte nella
robustissima maglia della difesa romana finché negli ultimi minuti le
azioni tornano sulla casa di De Prà.
Nella ripresa è il Genova che assume il comando delle azioni e lo tiene
per oltre 20 minuti. Ma la difesa romana, in stretta intesa, fronteggia
con calma la supremazia avversaria. Ballante resta quasi inoperoso. Il
trio centrale genovese inoltre giuoca troppo addossato e i tiri sono
assai imprecisi; le rare incursioni romane costringono poi spesso i
difensori rosso-bleu a salvataggi di fortuna. È appunto su un corner
provocato da una veloce fuga di Benatti che Chini al 30° segna con
preciso colpo di testa il secondo punto per i suoi colori. Da quel
momento alla fine il Genova è costretto a fare appello alle estreme
risorse per impedire che il punteggio aumenti sotto le violente ondate
dell'attacco romano. Più volte Volk, Chini, Benatti vengono atterrati o
raggiunti mentre stanno per scoccare il tiro decisivo.
GENOVA: De Prà, Lombardo, Moruzzi, Barbieri, Albertoni, Parodi, Bodini,
Banchero, Notti, Casanova, Levratto.
ROMA: Ballante, Barzan, De Micheli, Ferraris, Degni, Delle Vedove,
Benatti, Fasanelli, Volk, Ossoinach, Chini.
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