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Alessandria-Roma sospeso dopo 80 minuti
di gioco
La
partita è stata guastata da un susseguirsi di incidenti che hanno
condotto poi alla sospensione del gioco a dieci minuti dalla fine.
L'incontro si è iniziato con una grande vivacità combattiva, ma il
gioco duro non tardò a fare la sua comparsa. È l'impressione generale
che l'iniziativa della maniera forte sia partita dai romani, che si
sono valsi della maggiore prestanza fisica: il fatto si è che, data la
condotta dell'arbitro che fu da tutti giudicata insufficiente, il gioco
finì per marciare su una linea pericolosa, su un filo di rasoio dal
quale era facile, come appunto avvenne, cadere nella degenerazione.
I grigi sono i primi a impegnare Barzan e Ballante, ma poi anche i
romani scagliano raffiche rabbiose contro la porta alessandrina. Calcio
d'angolo al 15° contro i grigi; al 20° e al 21° corner contro i romani.
Per alleviare la pressione cui soggiace la loro porta, i giallo-rossi
ricorrono a mezzi troppo energici, e il pubblico comincia a
impazientirsi quando giudica che Banchero in area è per due volte
oggetto di carica irregolare. Ancora Banchero e Cattaneo sono vittime
di falli gravi al limite dell'area di rigore, e questa volta l'arbitro
punisce, ma i tiri mancano il bersaglio. Così giunse il riposo dopo un
tiro insidioso di Bernardini, senza che le squadre abbiano segnato.
La ripresa si inizia con una netta superiorità alessandrina, che si
esplica mercé specialmente Cattaneo e Banchero, il quale però va
sovente ruzzoloni. Al secondo minuto altro calcio di punizione contro
il Roma. Poco dopo avviene un grave incidente. L'attacco romano arriva
a Morando, il quale blocca un pallone sparato da Bernardini, ma mentre
il portiere alessandrino si appresta a liberarsi del pallone, è
caricato e cade semisvenuto a terra, colpito, pare, da alcuni calci al
ventre. Il pallone è ripreso dai giocatori, Mauro lo tocca con le mani
e l'arbitro Scarpi, del dolo, concede il penalty, mentre Morando è
trasportato a braccia fuori dal campo e, dopo una prima medicazione,
viene trasportato in ospedale con sintomi di commozione viscerale.
Il giuoco riprende mentre un velo di tristezza piomba sul campo,
Ferrari sostituisce Morando, e non può parare il penalty tirato da
Barzan. Gli alessandrini, per nulla scoraggiati, riprendono il vigoroso
attacco. Calci d'angolo e calci di punizione sono segnati contro i
romani. I grigi sembrano sul punto di pareggiare, quando, su una fuga,
Volk batte Ferrari da una posizione che pubblico e giocatori giudicano
di fuori gioco. È il tracollo. I giocatori perdono il controllo dei
nervi, il pubblico si abbandona ad escandescenze, per cui l'arbitro, al
35° minuto, sospende la partita.
Alla partita assistevano varie personalità, fra le quali il Prefetto S.
E. Selvi e il vice-presidente della Federazione Calcio comm. M.
Ferretti.
È la prima volta che sul campo degli Orti avvengono fatti così gravi ed
incresciosi. Nessun incidente è avvenuto dopo la partita. All'arbitro,
ai giocatori e ai supporters romani la forza pubblica ha assicurato la
tranquilla partenza nella nostra città.
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