Ottimo terzino della sua epoca, viene acquistato da Sacerdoti nel 1954-55 dall'Udinese, ove ha rivelato buone doti di francobollatore.
Terzino non fortissimo tecnicamente, ma molto forte nell'anticipo e nella marcatura, diventa in breve un punto fermo della difesa romanista e rimane tale per tutto il corso del decennio. Non ama i preziosismi, per lui l'importante è puntare l'avversario e rubargli il pallone, non importa come. E il risultato è quasi sempre positivo. Gli allenatori cambiano di continuo, ma lui resta un riferimento imprescindibile per il reparto arretrato, tanto da superare la concorrenza interna di elementi, almeno in partenza, più quotati e forse anche più bravi, tecnicamente, di lui. In giallorosso gioca sette stagioni, per un totale di 159 partite, condite da due reti, per poi andare a finire la carriera in una squadra minore capitolina, con grande rimpianto dei tanti tifosi che ne avevano seguito con simpatia le gesta agonistiche.