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MARIO RENOSTO
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Mario Renosto Venezia, 15 - 06 - 1929 / Trieste, 14 - 11 - 1988
Esordio in serie A: 15 Gennaio 1946, Modena-Venezia 0-0

Campione d'Italia 1951

Vincitore della Coppa Latina 1951

STAGIONE
SQUADRA
SERIE
PRESENZE
GOL
1945-1946
VENEZIA
A-B
8
-
1946-1947
VENEZIA
A
19
4
1947-1948
VENEZIA
B
22
5
1948-1949
VENEZIA
B
30
7
1949-1950
VENEZIA
A
21
4
1950-1951
MILAN
A
28
5
1951-1952
MILAN
A
15
9
1952-1953
ROMA
A
8
-
1953-1954
ROMA
A
7
2



STAGIONE
DATA
COMPETIZIONE
PARTITA
GOL
1952-1953
03 Settembre 1952
Amichevole
Viterbese - Roma 1-12
0-4
0-5
0-7
07 Settembre 1952
Amichevole
Roma - Lazio 1-3
1-1
10 Settembre 1952
Amichevole
Roma - Ostiense 11-0
5-0
7-0
18 Settembre 1952
Amichevole
Roma - Grosseto 7-0
3-0
16 Ottobre 1952
Amichevole
Roma - Federconsorzi 7-3
1-0
28 Maggio 1953
Amichevole
Roma - Chinotto Neri 6-0
2-0
04 Giugno 1953
Amichevole
Roma - Charlton Athletic 4-2
2-2
3-2
1953-1954
26 Luglio 1953
Amichevole
Roma - Selezione Caracas 2-2
2-0
16 Settembre 1953
Amichevole
Roma - Novo Trastevere 9-0
9-0
27 Settembre 1953
Campionato
3 Giornata
Roma - Udinese 3-0
3-0
14 Febbraio 1954
Campionato
20 Giornata
Udinese - Roma 2-1
3-0
25 Maggio 1954
Amichevole
Roma - Stefer 16-2
6-0
14-0
15-1



BIOGRAFIA

Inizia nel Venezia e con la squadra della sua città fa l'esordio in serie A, facendo ben presto vedere numeri da ottimo giocatore.
È giovanissimo, e promette di diventare un vero campincino, tanto da spingere il Milan a puntare su di lui. Coi rossoneri conferma in pieno la sua classe ed diventa ottima rampa di lancio per il "Pompiere" Gunnar Nordhal. Ala dotata di grande concretezza, punta direttamente al fondocampo senza perdersi in eccessivi ricami, oppure converge verso il centro per concludere di persona l'azione appena vede il pertugio giuSto.
Nel 1951-52, pur vedendo drasticamente calare le sue presenze, gioca forse la sua miglior annata, segnando 9 reti in sole 15 partite giocate.
Sacerdoti, che aveva elaborato il piano di rinascita della Roma dopo la caduta in serie B e che è alla ricerca di giocatori in grado di far fare il salto di qualità ai capitolini, si ricorda di lui e lo acquista sborsando una camionata di milioni.
La stampa specializzata è pressoché concorde nel salutarlo come un grande acquisto, ma le attese della vigilia vengono clamorosamente tradite.
In due anni passati a Roma, "Toceto", come è stato ribattezzato dall'ambiente, gioca pochissimo, solo 15 partite, e non riesce mai a convincere nelle rare occasioni in cui il tecnico decide di dargli fiducia.
Non tornerà mai ai livelli milanesi e la sua carriera si spegnerà lentamente ed inesorabilmente.