Ennesimo prodotto del prolifico vivaio romano dei primi anni '30.
Dopo aver fatto tutta la trafila delle minori, ed essere sceso in campo con la Prima Squadra a 17 anni, nell'amichevole contro il Milan il 29 Dicembre 1927 oltre che il 15 Settembre 1929 contro l'Ostiense Tram Castelli, nel 1930-31 riesce ad esordire ufficialmente nella Roma testaccina al posto del grande Masetti.
Gioca due partite a difesa della porta romanista, senza combinare troppi guai, e saranno quelle le uniche presenze di Pallotta in prima squadra. Del resto il portiere titolare è indiscutibilmente Masetti e agli altri portieri della rosa giallorossa rimangono giusto le briciole. Basti vedere quanti estremi difensori si sono avvicendati nel corso degli anni '30 e all'inizio del decennio successivo alle spalle del veronese, per capire come fosse veramente una impresa da far tremare i polsi aspettare che questi avesse una crisi di rendimento. Inoltre il ruolo di portiere è uno di quelli chiave e i giovani di solito non sono ben visti.
Nell'annata successiva, infatti, la dirigenza decide di puntare su un portiere più esperto, Zucca, e a Pallotta non rimane che riprendere la via della squadra riserve. Dopo due annate in cui non è più riuscito a respirare l'aria della prima squadra, prende atto che per lui non c'è spazio e imbocca malinconicamente la via di Cagliari.