Portiere molto appariscente ma scarsamente redditizio.
Cresce nelle giovanili dell'Inter con la quale fa parte in diverse occasioni della prima squadra.
Non riuscendo però a trovare spazio con in nerazzurri, viene mandato un po' in giro pre l'Italia prima di approdare definitivamente al Torino.
Con i granata esordisce in serie A ma solo in una stagione viene considerato titolare inamovibile.
Con la retrocessione del Torino in serie B, passa all'Ascoli del quale diventa un punto fermo, guadagnandosi le attenzioni della nuova Roma targata Sensi-Mazzone.
Nella squadra giallorossa, però, salgono a galla tutti i suoi difetti di scarsa concentrazione di portiere più adatto ad una squadra provinciale piuttosto che ad una grande piazza. Perde così il ruolo di primo portiere e viene relegato alla panchina.