Altro acquisto più o meno a sorpresa dell'era Sabatini come DS.
È un difensore centrale brasiliano, che all'occorrenza può anche adattarsi a giocare terzino sinistro, e forse proprio questa sua duttilità convincono la Roma a tesserarlo.
Fino a quel momento ha disputato diverse stagioni all'Inter senza però mai eccellere e lasciare significative tracce del suo passaggio.
E infatti a Roma all'inizio sono soprattutto problemi: i giallorossi partono male nei preliminari di Champions League contro il Porto, in campionato spesso lui si dimostra spaesato e spaurito.
Ma non si abbatte e nel corso della stagione riesce comunque a ritagliarsi un discreto spazio all'interno dell'agguerrita concorrenza in difesa.
Va meglio l'anno dopo quando, con Di Francesco in panchina, trova maggiore spazio e continuità di rendimento.
È comunque relegato nel ruolo di comprimario, e con l'avvicendarsi dei vari allenatori sulla panchina giallorossa perde sempre più posizioni nella classifica dei difensori da mandare in campo, fino a sparire del tutto dai radar degli addetti ai lavori