Giovane attaccante che cresce calcisticamente tra il Bologna e il Chelsea.
Proprio in Inghilterra, nonostante la giovane età, mette in mostra tutte le sue caratteristiche che sono buona tecnica individuale, rapidità di gioco, propensione al pressing asfissiante e ottimo fiuto del gol sottoporta.
Con il Chelsea, dopo aver straripato nella formazione giovanile, riesce anche ad esordire in prima squadra prima di essere girato in prestito allo Swansea, nella serie cadetta inglese.
Qui conferma le sue qualità di goleador segnando 6 reti in appena 9 presenze.
Il Parma ne acquisisce le prestazioni e poi lo gira alla Roma in prestito oneroso.
Alla Roma, nonostante la pessima annata sotto la guida di Luis Enrique, riesce ad esaltarsi e a risultare un giocatore non solo molto duttile e dedito al sacrificio, ma anche molto capace sotto porta, realizzando nel complesso 10 reti tra Campionato e Coppe.
Il suo però è un rapporto difficile, sia con la piazza sia soprattutto con lo spogliatoio: particolarmente introverso, difficilmente si aggrega ai compagni in occasioni ludiche fuori e dentro dal campo, tanto che spesso non festeggia i gol segnati dai compagni e si ritrova a festeggiare da solo i suoi.
A fine anno la Roma lo riscatta completamente dal Parma, ma poi decide di farlo tornare in Inghilterra, nonostante sarebbe un giocatore molto funzionale a Zeman, nuovo allenatore sulla panchina giallorossa.