È una grande promessa e in molti gli pronosticano una grande carriera.
Dopo essersi formato nel settore giovanile, la dirigenza lo spedisce a Vicenza col chiaro intento di fargli fare le ossa in un campionato difficile e la sua risposta è buona, tanto da indurre la Roma a riportarlo a casa.
Fa il suo esordio nella quinta giornata del torneo 1993-94, a Milano, ove è tra i pochi a salvarsi dal naufragio, nonostante un'espulsione forse un po' eccessiva. Sembra che la sua strada sia ormai spianata, invece da questo momento, in maniera abbastanza inspiegabile, trova tutta una serie di difficoltà che lo deprimono. È un centrocampista dotato di classe cristallina, ma alle doti tecniche unisce anche corsa e attitudine al sacrificio.
Purtroppo, nella Roma non trova spazio e alla fine della stagione viene mandato a Cagliari, ove mostra ancora una volta di essere un buon giocatore.
Rientra nella capitale, ma nei due anni successivi non vede quasi mai il campo e a novembre del 1996 la sua avventura in giallorosso può dirsi praticamente finita. Viene ceduto al Cagliari e stavolta non tornerà più.