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RENATO BENAGLIA
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Renato Benaglia 1965/1966 Valeggio sul Mincio (VR), 24 - 03 - 1938 / Firenze, 01 - 02 - 2023
Esordio in serie A: 10 Aprile 1960, Fiorentina-Lanerossi Vicenza 0-0

Vincitore della Coppa Italia 1961

STAGIONE
SQUADRA
SERIE
PRESENZE
GOL
1958-1959
ALMA JUVENTUS FANO
1° D
22
5
1959-1960
FIORENTINA
A
2
-
1960-1961
FIORENTINA
A
13
-
1961-1962
CATANIA
A
30
2
1962-1963
CATANIA
A
31
2
1963-1964
FIORENTINA
A
21
-
1964-1965
FIORENTINA
A
21
2
1965-1966
ROMA
A
29
1



STAGIONE
DATA
COMPETIZIONE
PARTITA
GOL
1965-1966
01 Dicembre 1965
Amichevole
Riccione - Roma 0-2
0-1
03 Marzo 1966
Amichevole
Roma - Stefer 4-0
2-0
06 Marzo 1966
Campionato
24 Giornata
Roma - Juventus 1-1
1-1
14 Aprile 1966
Amichevole
Roma - Stefer 10-0
5-0



BIOGRAFIA

E' il classico centrocampista tuttofare, capace di giostrare in ogni angolo del campo con eguale profitto, pensando soprattutto a rendersi utile ai compagni, grazie ad ottime doti di corsa. La sua umiltà è molto apprezzata dagli allenatori delle varie squadre in cui milita, e questo gli consente di ritagliarsi sempre un certo spazio, ad onta di doti tecniche non proprio da campione.
Si rivela nella Fiorentina all'inizio degli anni '60, in una squadra piena di giocatori dal nome altisonante, ma questo non gli impedisce di farsi spazio. Se non ha grande tecnica, possiede però intelligenza e un discreto senso tattico che gli permettono di tenere più che dignitosamente il campo.
I viola lo mandano a farsi le ossa al Catania, ove non si fa pregare per disputare due ottimi campionati, sempre nella massima serie, che consigliano la società toscana a riprenderlo. Le due stagioni giocate a Firenze confermano quello che si sa di lui: non certo un fuoriclasse, ma uno di quegli elementi che difficilmente vanno sotto la sufficienza e, soprattutto, giocano per la squadra, mettendo il bene collettivo al di sopra del destino personale.
Nell'estate del 1965, una Roma ormai in piena crisi finanziaria punta su di lui nel tentativo di sostituire Picchio De Sisti. Benaglia gioca ai suoi consueti livelli, ma far dimenticare il suo predecessore si rivela cosa praticamente impossibile anche per giocatori di maggior classe.
Nonostante un discreto rendimento, alla fine dell'anno è costretto a fare le valigie.